«Delilah stuzzica la totalità di spazio e tempo, quel quadro arioso che contiene la vita in moto, quel rosario di vocalità proveniente dal giro perpetuo delle ruote del cielo e della loro meccanica imprevista. L’uomo, essere finito, è riuscito a fare a pezzi il tempo, in precisi frammenti, a tagliarlo prendendo possesso di quel che scorre e passa, fino a seguirne e recepirne anche i ritorni.» M. Murzi