«Breviario di novembre è "invocazione pietosa e delirio blasfemo, canto sacro e bestemmia, messi in opera sinergicamente per fuggire l'horror vacui": è un "campionario liturgico ad uso degli esseri senza qualità, abbandonati e derelitti", dove un Dio arcigno vetero-testamentario fa da contraltare ad una Madonna fragile ed esageratamente terrena.
"Come per Holderlin, anche per Alessandra, il Sacro è la traccia degli dei fuggiti, reso minuscolo in lei dalla sottile ironia e dal riconoscimento che l'infanzia lo eperisce nella sua forma incantata e talvolta crudele.» Stefano Guglielmin