«Immaginiamo che una telefonata venga fatta da Roma a Milano, molti anni fa, verso le cinque del mattino: "Vieni subito! Il babbo è morto questa notte!". Immaginiamo che il figlio, non più giovane, sposato con due figli quasi grandi, prenda il primo aereo disponibile e si precipiti a Roma, a Borgo Pio. [...] Più difficile, però, immaginare un figlio che comincia a prendere in mano i documenti, che scopre fra pacchi di carte, alcune lettere, non in copia, scritte dal padre con la bella calligrafia all'inglese. Lettere mai spedite. La vita è un baule di cartacce.» Rodolfo Francesconi