Con gli occhi chiusi venne considerato come uno dei romanzi maggiormente espressivi del primo dopoguerra.
«Con gli occhi chiusi è la storia di un amore che Pietro con tutti i mezzi porta al fallimento per punire, con la vista del proprio scacco, chi gli ha cagionato quell’impotenza psico- logica di amare.» [...] «Narrare, per Tozzi, è catturare quei misteriosi atti, il mistero inarticolabile di quegli atti. Non si tratterà più di una narrazione di cause e di effetti, ma di com- portamenti, di modi insidacabili di apparire e di esistere. Di qui l’antinaturalismo di Tozzi. Il naturalismo narra in quanto spiega, Tozzi narra in quanto non sa spiegare.» (Giacomo Debenedetti)