«L'incipit del libro di Patrizia Villani, la serrata composizione in corsivo che apre la raccolta, ha la necesità di un ouverture: anticipa e riassume il tono, il registro dell'opera. Il dettato in corsivo è teso, fermo, ispirato ai grandi modelli di Montale e Luzi. [...] C'è una sostanza di pensiero elementare, presocratico alla scaturigine di questi versi, felicemente incorporata, e quindi resa impercettibile, dalla piena adesione al divenire della vita, nel naturale scorrere delle immagini. Un respiro ampio, un background internazionale muove questa poesia in cui l'elegia coincide con la narrazione, il lirismo è trasparente, controllato, pensante.» Roberto Mussapi