«Mi chiede di indicarLe “dieci buoni libri”, e Si rifiuta di aggiungere una parola; dunque, non solo mi lascia la scelta dei libri, ma anche l’interpretazione della Sua richiesta. […] Non voglio affatto affrontare il problema: perché proprio questi libri e non altri egualmente “buoni”, ma voglio semplicemente lumeggiare la relazione tra l’autore e la sua opera. […] Con il Suo invito di indicarLe “dieci buoni libri”, Lei ha messo in movimento qualcosa su cui ci sarebbe inevitabilmente molto da dire. Ma smetto per non diventare ancor più espansivo. Suo devotissimo, Dr. Freud»