Donne dall’Est è un romanzo che penetra uno dei periodi storici più difficili del popolo ucraino. Prende forma la provincia di Sambor nel 1991, dopo il colpo di Stato e il conseguente arresto di Gorbaciov. L’instabilità politica sarà il taglio, che consolida una povertà ai limiti della sopravvivenza, un solco nella terra indurita alle stagioni, e lo sfondo della vita in un’isba. La piaga del lavoro, specchio di un’identità mancata, è spesso il filo che muove l’ntera famiglia, fino al disperato tentativo, per alcuni, di emigrare in Italia, verso una Rimini “fertile e produttiva”. Il leitmotiv è una società agreste e cristiana, nell’intimo circoscritto dei suoi valori. In tutto infatti, perdura un moto di fede che sembra quasi, il rimando salvifico a cui tendono i personaggi.