«I suoi testi poetici, piuttosto spogli di velature retoriche, vanno dritti al bersaglio; ed il bersaglio è quasi sempre rappresentato dalla condizione esistenziale dell’uomo, con il suo diritto e il suo rovescio, le sue dissonanze e le sue simmetrie, il dramma che si fa commedia e il disagio psicologico disincanto vagamente surreale, nei termini di una invenzione linguistica che si connota di una precisa vocazione epigrammatica.» Pietro Civitareale