Non mancheranno i detrattori che l’avverseranno come frivolezza indegna di un teologo, e come satira contraria alla cristiana moderazione… ma coloro che son disgustati dalla bassezza del soggetto e dal ridicolo, dovrebbero riflettere che di codesti modi certo non sono io l’inventore, e fin dai tempi antichi essi erano consuetudine di sommi autori... Faccian conto, pertanto, questi critici, che io, così per divertimento abbia giocato a scacchi, o se preferiscono, abbia fanciullescamente cavalcato un lungo bastone. E, in verità, è forse giusto concedere a chiunque i suoi propri svaghi, e poi negarli tutti al letterato? In special modo poi... se lo scherzare... si fa serio, e la farsa è condotta in modo che un fine lettore se ne avvantaggi più che da certi severi e illustri trattati... In quanto a me… se l’amor proprio non m’inganna, mi pare d’aver lodato la Pazzia, ma di sicuro non da pazzo.
