Sotto il titolo di Filippiche vanno quattro orazioni politiche composte da Demostene tra il 350 e il 340 a.C., rivolte all’assemblea ateniese perché, presa coscienza delle mire di Filippo II sulla Grecia in generale e su Atene in particolare, prendesse le armi in difesa della grecità. Lo scontro, poi avvenuto nel 338 a.C. a Cheronea, e che vide la vittoria del Macedone, segnò per sempre la fine dell’autonomia delle città greche.