«Il posto dove sono nate queste pagine è forse una sorta di "non luogo”, uno spazio non pienamente abitabile nel quotidiano, ma attraversato più volte, nel corso della vita, con la stessa sospensione dell’animo: qualcosa che sta tra l’Italia e l’America, tra il passato ed il presente e che non appartiene a nessuno dei due paesi. È un panorama quello descritto che anche quando viene offerto in termini oggettivi sembra toccare i perimetri affascinanti ma indefiniti dei ricordi e dei sogni: le metropoli, gli arditi modelli urbanistici e architettonici, le differenze dei comportamenti, l’eterogeneità delle visioni e la molteplicità delle storie finiscono sempre per evocare ciò che si è lasciato alle spalle per diventare subito parte del contenuto, non perfettamente amalgamato, di una memoria che mette insieme il vissuto e ciò che appare venirci incontro nel vivere. Pagine emozionanti dunque perché non mirano a descrivere ma a coinvolgere con la suggestione, facendoci riapparire paesaggi che abbiamo dentro, perché sono stati disegnati e percorsi dalle nostre fantasie e dalle nostre immaginazioni.» Antonio Luccarini su Il Messaggero di Ancona del 13/01/2013
