Tasso con la Gerusalemme liberata rinnova, alla fine del Rinascimento, il poema cavalleresco, già diffuso in Italia dal XXII secolo, e con Ariosto ne è fra i maggiori rappresentanti.
Composta da venti canti in ottave, cioè in strofe di otto versi endecasillabi, la Gerusalemme liberata è dedicata ad Alfonso II d’Este. Il contenuto, a differenza di quello dell’Orlando innamorato di Boiardo e dell’Orlando furioso di Ariosto, non è romanzesco ma rielabora un evento storico, fatti realmente accaduti che possano essere d’insegnamento.
Il poema racconta le imprese dei cavalieri cristiani durante la fase finale della prima crociata del 1099 e la successiva liberazione di Gerusalemme dal dominio turco.
Dentro la cornice storica, rivivono nella Gerusalemme liberata la mitologia classica dell’Iliade e dell’Odissea di Omero e dell’Eneide di Virgilio, quella cristiana della Bibbia e di Dante e, infine, la tradizione romanza del ciclo bretone e del ciclo carolingio.