Giulio Cesare è una tragedia di William Shakespeare scritta probabilmente nel 1599, sebbene altri la collochino fra il 1600 e il 1601. L’azione si svolge a Roma e nel finale in Grecia (Sardi e Filippi). Bruto, i cui antenati sono celebri per aver cacciato da Roma Tarquinio il Superbo, è il figlio adottivo di Cesare, ma nonostante tale legame si lascia convincere a prendere parte a una cospirazione, ordita da alcuni senatori romani tra cui Cassio, per impedire a Cesare, uccidendolo, di trasformare la Repubblica romana in una monarchia. Cesare, tornato a Roma dopo la campagna d’Egitto, incontra un indovino che gli suggerisce di guardarsi dalle idi di marzo, ma ignora l’avvertimento e si vedrà assassinare proprio in tale giorno. Al suo funerale Marco Antonio, amico di Cesare, con un’orazione divenuta celebre muove l’opinione pubblica contro i cospiratori.