«Questa di Bissacco è una poesia che disorienta per la sua costante ricerca di una possibile direzione: senza far rumore avvolge pian piano il lettore come una teoria cosmica, di cui, quando ci si accorge, si prende semplicemente atto in piena fiducia. [...]È un viaggio fra la semplicità delle cose che contano e che smussano il tempo, fra la verità del cammino già percorso e quello che siamo diventati. E diviene così naturale spostare uno sguardo amoroso al silenzio di cui lentamente ci si riempie la vita, nel ricordo del nostro passato e di quello delle vite che abbiamo incrociato e che incrociamo come carezze, come meteore nell'infinito dello spazio.» Dalla prefazione di Walter Raffaelli