La difesa dell’Arte comica celebrata a Rimini dal medico e scienziato Iano Planco l’ultimo venerdì di Carnevale del 1752, provoca uno scandalo nazionale, anche perché è stata preceduta dall’esibizione eccitante di una graziosa cantatrice romana, Antonia Cavallucci. Planco è denunciato al Sant’Ufficio dal proprio vescovo, mentre contro Antonia Cavallucci si accaniscono laici e religiosi, uniti nel definirla una “puttanella” soltanto in virtù della sua professione.»