«In un’inedita registrazione su nastro degli anni '60, il critico e giornalista Giambattista Vicari (1909-1978) ripropone il sempre attuale dibattito sul ruolo sociale di intellettuali e letterati. Abbiamo avuto il desiderio di pubblicarla perché vi è espressa chiaramente quell’idea di letteratura che Vicari, per oltre trent’anni propose, discusse, elaborò con gli amici e collaboratori che insieme a lui diedero vita a il Caffè, la rivista nella quale furono coinvolti tutti o quasi gli scrittori di quella letteratura che, forse limitandola, usiamo definire satirica.
Una sorta di decalogo chiude il volume, corredato anche da una riproduzione della prima pagina del numero uno de il Caffè uscito nel marzo del 1953.»
