«Il Cammino del Pellegrino è l’ennesima dimostrazione della fantasia della fede. Cioè della capacità di luce e di visione che la domanda di eternità mette nel cuore dell’uomo. L’allegoria viene proprio da questo: dalla capacità d’intuizione e di conoscenza che questa domanda e ogni cenno di risposta dona all’uomo e alla sua ragione. Ogni cespuglio, ogni volo di passero, ogni lampada, ogni tetto, ogni frattura della luce sull’acqua possono voler dire qualcosa di me e della mia amata eternità, qualcosa di più di se stessi. Possono raccontare di quel segreto, dello stesso segreto che io sto cercando, e anche se, ascoltando il silenzio delle stelle o guardando negli occhi di un uomo, certamente non mi sentirò arrivato, almeno non mi sentirò più solo. Almeno saprò che la sete e la meta esistono. Lo saprò dalla libertà e dalla commozione che sentirò sulla pelle.»
Pietro Federico
esaurito