«Quando cominciai a scrivere questo racconto della Pedrolara, non c’era in me nessuna intenzione di comporre un libro, ma solo alcuni ricordi per mia figlia e i miei nipotini. Li ho scritti anche per me e per la gente di Pedrolara e dintorni, e l’ho fatto con piacere, a volte con fatica e con interruzioni, anche di anni. Più che altro lo considero una specie di diario di quei giorni, di quei mesi e di quegli anni vissuti lì.» Giorgio Giovagnoli