«Colui che, stando nella disgrazia, si rifiuta di ammettere che vi sta, o è uno stupido o è un eroe. Nel primo caso merita le beffe, nel secondo
nulla: giacché l’eroe basta a se stesso. Tali erano anche, più o meno, gli insegnamenti del grande Thomas Carlyle, che eroicamente scrisse degli eroi come dei veri motori concessi alla storia umana. La disgrazia - sia il disfavore di un principe o la semplice povertà - è la molla della vita, nel senso che chi la vive in ogni caso non può più permettersi, della vita stessa, una visione vegetale.» Antonio Luciani