Lentamente la rosa deperisce
malata di mal bianco:
porta i colori con fatica, stringe
tra i petali la vita che si offusca.
È rassegnata al peggio,
piega, sfinita e assorta, la corolla,
ma prima di avvizzire
si imbeve del profumo di una notte
dopo la pioggia.
(Geda Jacolutti, Giardino all’italiana, XI)