«Per comporre la sua nuova raccolta di poesie, Cinzia Demi ha dovuto affrontare l’annosa questione, ma definitivamente risolvibile, che ogni poeta di ogni tradizione deve porsi, cioè quella della lingua in cui scrivere. La risposta è stata trovata ascoltando la poesia di Giorgio Caproni e attingendo al suo percorso di scoperta di una nuova lingua, [...] L’incontro e il reportage poetico di queste storie svela, in filigrana, un tema caro alla poetessa, ricorrente nella sua interrogazione, quello del tempo. L’inquietudine per il suo trascorrere e la ricerca dei segni di una durata oltre l’effimero torna di frequente nelle presenti poesie, fin dal principio della raccolta: «come passerà in fretta/ questo tempo» – «eppure quanto/ intensamente lo vivo/ e lo sento.» Gianfranco Lauretano