È la storia di una donna che non sta bene se non nell’acqua. Molto tempo prima, il nuoto ha condizionato la sua vita affettiva e l’ha aiutata a rinascere dopo un grave incidente. La normalità per lei, adesso, è nuotare. Ama essere sola perché allora il passato riemerge finalmente libero, si mischia con naturalezza al presente e i pensieri tornano a scorrere fluidi. Come l’acqua, appunto. Ed è, al tempo stesso, la storia di un ragazzo che, notte dopo notte, insegue una combinazione irripetibile, capace di cambiare la sua esistenza. Nelle sale deserte di un acquario, lui, giovane custode notturno, tende un filo, minuziosamente, misteriosamente, formando forse i nodi di un percorso il cui fine ignoriamo ancora del tutto. Sogna. Sogna di una donna che ha spesso osservato alla piscina, cercando di nascondersi nella sua scia, lasciando che il solo contatto tra loro fosse quello dell’acqua scossa dai movimenti dei corpi. Sogna di lei, o la sogna. Proprio la notte del suo trentesimo compleanno, quando lei finalmente riesce a essere davvero sola in piscina, senza gli ostacoli che sono sempre stati intorno a loro, tra di loro. Lui, dunque, fa questo sogno. Lei lo realizza. Si incontrano, allora, si guardano, si parlano, si desiderano. Attraverso di lui, la donna scopre un tempo nuovo, diverso, capace di rimettere in discussione i suoi fantasmi, capace per la prima volta di modificarla. Quel che la donna sa è che uno sconosciuto ha spesso “abitato” i suoi sogni e che il giovane custode che ha spezzato la solitudine del suo spazio notturno potrebbe essere proprio quello sconosciuto. Quel che la donna ancora non sa è che…