«La sua poesia si abbevera nelle acque colloquiali di Ernesto Cardenal, si lascia sporcare da quella impura di Pablo Neruda. Come lei, gitana per il mondo, piange il dolore degli oppressi, ricrea i miti, intreccia il quotidiano con l'eterno. Se "Zingonia, la città vivente/ mai fu" o piuttosto fu rifugio degli emarginati e bersaglio dei fondamentalisti del razzismo, Zingonia, la poeta vivente, "è".» Alicia Partnoy