Rispetto alle precedenti raccolte, L’inverso della luce presenta pur nella continuità di fondo alcune caratteristiche nuove nel percorso di Gianfranco Jacobellis, e non solo per la commistione qui di versi e brevi prose poetiche legate al pensiero contemporaneo. Del resto ci si muove nell’ambito di quell’avventura sperimentale che da sempre si realizza nella ricerca inesausta di Jacobellis. E già il titolo ci offre un’angolazione particolare in quella riflessione dell’autore che arriva in questo libro a prospettare la velocità della luce come occasione e opportunità per fermare il tempo. La natura filosofica della poesia di Jacobellis si arricchisce qui di passaggi di natura propriamente speculativa: è un discorso che si apre ancora di più alla necessità dell’astrazione e alle sue inevitabili conseguenze, insieme lineari e contraddittorie, nella pronuncia della realtà della vita affidata anche e in particolare alle parole della poesia. Si possono leggere i testi qui raccolti confrontandoli, oppure no, con quelli dei precedenti libri dell’autore ma li si troverà, in ogni caso, coerenti e contigui rispetto ai canoni dello scrivere in versi di Jacobellis. (dalla Prefazione di Paolo Ruffilli)
