La Certosa di Parma (La Chartreuse de Parme) è un romanzo pubblicato per la prima volta in francese nel 1839.
Racconta la storia di un nobile italiano durante l’Età napoleonica e il successivo periodo della Restaurazione. L’ispirazione gli venne dal ritrovamento di un manoscritto inautentico − L’origine delle grandezze della famiglia Farnese, una «cronaca» rinascimentale e per molti aspetti fantasiosa − sulla dissoluta giovinezza di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III, e alter ego del protagonista del romanzo, Fabrizio del Dongo. A tale manoscritto si deve oltre alla figura del giovane protagonista, della zia protettrice e del suo integerrimo amante, il patronimico Clelia, l’episodio della prigionia e dell’evasione di Fabrizio, nonché la trasposizione di Castel Sant’Angelo in quella del carcere parmense.
La Certosa di Parma è un romanzo modernissimo, profondamente «realista». Ambientate in un un’Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine delle quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell’isolamento e della rinuncia. Stendhal vi riassume lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell’individuo e la perdita individuale di ogni illusione.