«Per una raccolta di poesie che alligna nella luce del mondo, “nascere” vuol dire proprio dipanarsi, prendere forma tra le pieghe della terra e percorrerne i segni: le “impronte dei corpi”. Ho impresso, in queste pagine, solchi e spirito, e l’innesto del viaggio per chi vorrà attraversare con me questo tratto d’infinito». Aurora Castro