I testi di due conversazioni fra Fabio Grimaldi e il poeta Mario Luzi avvenute la prima nel luglio del 1991 e la seconda, dopo quasi un decennio, nel gennaio 2000, toccano i punti focali del fare poesia e del ruolo del poeta. Soprattutto nel secondo colloquio Luzi risponde in maniera concisa, lapidaria, forse per obbedire, silenziosamente, ad un nuovo insegnamento: riacquistare semplicità.