Abbiamo di fronte, leggendo la Lettera sopra il tabacco, un signore erudito che scrive ad una dama in modo galante con una civetteria che è tutta nell’umorismo sottile e nello sfoggio della sua cultura. Questa “lettera” ha soprattutto il merito di rappresentare in modo piacevole alcuni aspetti arguti e garbati della società del Settecento. La forma epistolare qui adoperata era preferita nel secolo XVIII dai letterati alla moda per far mostra della loro varia cultura con quel linguaggio brioso e galante, familiare e pittoresco, che rappresentava ai loro occhi il massimo del buon gusto. C’è in questa breve storia del tabacco tutto il colore dell’epoca, tutto il brio e quel senso di humour che ne rendono quanto mai gradevole e appetitosa la lettura.