«[Macías] È un dramma storico, non solo perché si rifà ad un passato remoto, il secolo XV, ma soprattutto perché si fonda su un personaggio realmente vissuto, il noto trovatore galiziano Macías, del quale ci sono rimasti una ventina di componimenti amorosi che ne hanno fatto nei secoli quasi il simbolo dell'amore irrealizzato e irrealizzabile.[...]
Il Macías è una ripresa dal teatro classico spagnolo. Larra infatti non fu il primo ad usare il trovatore galiziano come protagonista di un'opera: già due secoli prima lo aveva fatto nientemeno che Lope de Vega con la sua commedia Pofiar hasta morir (1638). In questo senso non ci sono dubbi sul fatto che Larra si colloca nella fase che precede (di qualche mese appena) l'esplosione vera e propria del teatro romantico in Spagna, che avvenne con La conjuración de Venecia, di Francisco Martínez de la Rosa, del 1834. Questa sua essenza di trait d'union col teatro del Siglo de Oro mediante una refundición (ossia un rifacimento testuale eo una ripresa tematica) colloca il Macías, all'interno della storiografia letteraria spagnola, in una privilegiata posizione di inequivocabile proto-romanticismo.» Piero Menarini