"Questa nuova raccolta di Norah Zapata-Prill si muove sul filo della tenerezza, facendo della sua autrice una funambola del verso, sempre attenta a non scivolare nel pietismo o nella morbosità cronachistica, capace piuttosto di farci entrare in punta di piedi dentro storie di dolore atroce, vere e proprie tragedie del nostro tempo che la poetessa boliviana raccoglie con rispetto e narra poeticamente con altrettanta delicatezza." (Lucia Cupertino)