«Una tonalità dolorosa attraversa questa raccolta di Luciano Benini Sforza, la quinta dopo Spazi e colloqui (1991), Le stanze di Penelope (1995), Viaggio senza scompartimento (1998) e Padri a nord-ovest (2004). Una vena che viene dalla percezione di vivere in un luogo-non-luogo, quello del mondo di oggi.» Gianfranco Lauretano