«Samuele è un poeta filosofico. E ha deciso di affrontare questo disastro e questa virtù. Nel senso che giustamente non gliene frega niente della letteratura e fa scattare le sue scintille tra poesia e vita direttamente.
Il che è pericoloso, ma è anche l'unico modo in cui la poesia si rigenera. [...] Gli interessa capire la dinamica dell'esistenza, e come dicevano Bigongiari e Luzi gli interessa la "fisica" del mondo, non la chimica. Non a caso il poeta filosofo non pare mai dominato dall'acribia di trovare una soluzione, una uscita, una sintesi. Non v'è soluzione, infatti, alla sua indagine morale acuta e stramba, non v'è sintesi né tranquillità raggiungiungibile.»
Davide Rondoni