«Pensate a un ondeggiamento autoironico, paragonabile solo a quei riflessi che vengono da un’immagine che continua a specchiarsi nel tempo. Il tempo trascorre, ma l’immagine continua a rispecchiarlo come se fosse presente. Oppure riflette il tempo presente come se fosse già passato. Così è questa voce che sogna nella sua rêverie, dividendosi tra la dolcezza sentimentale e la propria dissacrazione.» Rosita Copioli