…Quell’avventurarsi per l’universo, lasciandosi alle spalle ogni grevità e – come è detto in Pagine senza cornice – il “vecchio consueto pigro passato”, è pur sempre un segnale di irrequietezza, l’affermazione dell’io nella pagina letteraria non discende da una totalizzazione della realtà, ma invece da una inclinazione a isolarsi…
…Il diario intimo, per esistere, ha bisogno di calarsi nello spirito del luogo, non già per ricercarne la più domestica affabulazione ma invece per raccogliere, nel difetto di rapporto con la vita circostante, quella sociale e storica, la linfa interiore. (Gualtiero De Santi)
