«Se c'è un elemento che spicca nella lirica di Olvido Garcìa Valdés, questo è senz'altro la capillare attenzione al mondo esterno e interno al soggetto, la declinazione della sfera sensoriale che nella sua lirica si fa non soltanto dato descrittivo, parola, ma anche correlativo della dimensione razionale e sentimentale del pensiero linguistico poetico, del messaggio profondo che l'autrice desidera veicolare. Il suo è un linguaggio dell'emozione, del pensiero emotivo, in cui i termini, gli oggetti, vanno ben al di là del livello denotativo, in cui la descrizione conduce appunto all'astrazione, compendio di esperienza della ragione e del cuore.» Matteo Lefèvre