«La poesia di Adriana Oggero è poesia che penetra i sommovimenti delicati dell’animo umano immerso nella vita quotidiana e che della vita quotidiana raccoglie e traduce in parole gli indizi di fragilità, gli umori e i risentimenti, il pathos del distacco, la trepidazione delle attese, le idee inquiete, le epifanie del perturbante, la persistente avvertenza della trafittura di una ferita ed è anche poesia che, incalzata dalle urgenze del desiderio e della perdita, si confronta con le radicali domande esistenziali: prima fra tutte quella suscitata dalla tensione verso gli assenti, gli scomparsi, i morti, quelli che in L’altra metà della tua anima sono nominati, tra pudore, reticenza e trattenuta affettività, come "loro".» Luigi Surdich