«Era proprio così la vita negli anni fra il quaranta e il quarantacinque a Riccione, Misano e nei paesi adiacenti? E di tutti gli avvenimenti confinati nella memoria individuale di alcuni della mia generazione, quali e quanti sono passati nella memoria collettiva? Nessuno, a giudicare dalla sorpresa, dall'incredulità e anche dal disagio dei miei più giovani parenti e amici alla narrazione di quegli avvenimenti. Mi resi conto allora come le vicende non sussistano più quando si prescinda da ogni racconto di esse. Il desiderio di farle perdurare, di ancorarvi la vita, è stata la logica conseguenza.» Rodolfo Francesconi