«Resolana (Riverbero), libro pubblicato in Venezuela agli inizi degli anni Ottanta, è un’opera dell’estremo: la parola portata all’estremo della sua capacità simbolica, la parola spogliata, di chi parla rimasto soltanto con l’essenziale da dire e la luce del tropico portata al suo stato di maggiore luminosità. Tutto ci acceca e ci riduce al silenzio in questo libro. Il paesaggio americano si spoglia del suo supporto emozionale, e questo lo differenzia da Pablo Neruda e altri poeti della sua generazione. La scrittura meditata, solitaria di Crespo, riesce a incarnare per i lettori di altre latitudini un incontro insospettatamente doloroso con la natura.» Igor Barreto