«Il complesso registro linguistico su cui Davide Brullo conduce questa sua traduzione di alcuni salmi mi pare importante sopra tutto in ordine di rapporto tra realtà, la scrittura del testo, e oralità, la dizione del testo stesso. […] Del resto, in questo saggio di precoce ingegno, l’autore s’è fatto cembalo di una profezia che ha modulato all’interno della sua stessa giovanissima vita.» Remo Cacitti