«Il luogo e la terra, come emissari della memoria e della tradizione, sono gli elementi presenti nella poesia del venezuelano Igor Barreto. Sia come diario di viaggio o cronaca del viaggiatore che passa la notte in una piccola stanza di albergo, sia come quaderno di annotazioni nel quale appaiono modesti accompagnatori: il bicchiere sul comodino, le pareti, il soffitto, elementi che tracciano una poetica intesa a penetrare la memoria. La terranera è il luogo messo da parte, quella forma di immaginazione sostituita dal paesaggio urbano, con i suoi elementi diurni. La terranera sono i fantasmi, i morti, i fiumi insospettati dell’interno, l’interno di un territorio che cerca di preservarsi, uno spazio che il poeta protegge anche con il silenzio, “anello perfetto di purezza”.» Carmen Leonor Ferro