Negli anni Ottanta il poeta cileno Óscar Hahn (Iquique, Cile, 1938) viveva ormai da tempo negli Stati Uniti, dove lavorava come docente all’Università del Maryland. Vi si era trasferito nel 1974, dopo che il golpe militare di Pinochet lo aveva costretto, anche con l’arresto, a rinunciare al proprio incarico presso l’Università del Cile. Fu a quei tempi che inviò al connazionale poeta ed editore David Turkeltaub Mal de amor, una nuova raccolta poetica divenuta in seguito celebre per essere stata l’unico libro di poesia censurato dalla dittatura militare di Pinochet, sebbene i motivi ne siano ancora oggi sconosciuti. L’opera, che infatti nulla ha a che vedere con la politica, è tuttavia apertamente e pienamente erotica, una celebrazione dell’amore che, secondo Hahn, non può che essere totale e, pertanto, senza vergogne. E proprio perché l’amore per Hahn è totalizzante, ciò che resta dell’amante privato dell’amata non è altro che uno spettro che si aggira tra i ricordi.
Recentemente abbiamo ripubblicato Mal de amor nella traduzione italiana di Gianni Darconza con testo originale a fronte. Di seguito ne riportiamo tre estratti.
Recentemente abbiamo ripubblicato Mal de amor nella traduzione italiana di Gianni Darconza con testo originale a fronte. Di seguito ne riportiamo tre estratti.
ESCRITO CON TIZA
Uno le dice a Cero que la nada existe
Cero replica que Uno tampoco existe
porque el amor nos da la misma naturaleza
Cero más Uno somos Dos le dice
y se van por el pizarrón tomados de la mano
Dos se besan debajo de los pupitres
Dos son Uno cerca del borrador agazapado
y Uno es Cero mi vida
Detrás de todo gran amor la nada acecha
SCRITTO COL GESSO
Uno dice a zero che il nulla esiste
Zero replica che neanche Uno esiste
perché l’amore ci dà la stessa natura
Zero più Uno siamo Due gli dice
e se ne vanno sulla lavagna mano nella mano
Due si baciano sotto i banchi
Due sono Uno vicino alla bozza accovacciata
e Uno è Zero vita mia
Dietro ogni grande amore sta in agguato il nulla
Uno dice a zero che il nulla esiste
Zero replica che neanche Uno esiste
perché l’amore ci dà la stessa natura
Zero più Uno siamo Due gli dice
e se ne vanno sulla lavagna mano nella mano
Due si baciano sotto i banchi
Due sono Uno vicino alla bozza accovacciata
e Uno è Zero vita mia
Dietro ogni grande amore sta in agguato il nulla
NACIMIENTO DEL FANTASMA
Entré en la sala de baño
cubierto con la sábana de arriba
Dibujé tu nombre en el espejo
brumoso por el vapor de la ducha
Salí de la sala de baño
y miré nuestra cama vacía
Entonces sopló un viento terrible
y se volaron las líneas de mis manos
las manos de mi cuerpo
y mi cuerpo entero aún tibio de ti
Ahora soy la sábana ambulante
el fantasma recién nacido
que te busca de dormitorio en dormitorio
NASCITA DEL FANTASMA
Sono entrato in bagno
avvolto nel lenzuolo di sopra
Ho disegnato il tuo nome sullo specchio
appannato dal vapore della doccia
Sono uscito dal bagno
e ho visto il nostro letto vuoto
Allora ha soffiato un vento terribile
e sono volate via le linee dalle mie mani
le mani dal mio corpo
e il mio corpo intero ancora tiepido di te
Adesso sono il lenzuolo ambulante
il fantasma appena nato
che ti cerca da una stanza all’altra
Sono entrato in bagno
avvolto nel lenzuolo di sopra
Ho disegnato il tuo nome sullo specchio
appannato dal vapore della doccia
Sono uscito dal bagno
e ho visto il nostro letto vuoto
Allora ha soffiato un vento terribile
e sono volate via le linee dalle mie mani
le mani dal mio corpo
e il mio corpo intero ancora tiepido di te
Adesso sono il lenzuolo ambulante
il fantasma appena nato
che ti cerca da una stanza all’altra
ROCÍO DE LOS PRADOS
No nos encontraremos tú y yo
No nos
encontraremos ya más
en el solsticio de invier-
no nos
encontraremos nunca más
nunca más
RUGIADA DEI PRATI
Non ci incontreremo tu ed io
Non ci
incontreremo mai più
nel solstizio dell’inver-
no non ci
incontreremo mai più
mai più
Non ci incontreremo tu ed io
Non ci
incontreremo mai più
nel solstizio dell’inver-
no non ci
incontreremo mai più
mai più
Da: Óscar Hahn, Mal d'amore / Mal de amor, introduzione e traduzione di Gianni Darconza, Raffaelli Editore 2017.