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Rivista Internazionale di Poesia, Arte e Teatro
POESIA BOLIVIANA : Jorge Cadavid

poesia colombiana : JORGE CADAVID

anno 5 - N° 11
23 Giugno 2020

Jorge Cadavid (Pamplona - Colombia, 1962) è un poeta con il dono di cogliere il proprio tempo, attraverso l’esperienza sia personale che collettiva. L’autore, per formazione dedito alla letteratura (Università Javeriana di Bogotà, dove ha lavorato anche come docente) e alla filosofia, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di poesia, dal primo La nada (Università di Antioquia, 2000) a Los cuadernos del inmunólogo Miroslav Holub (Tragaluz Editores, 2016), con cui ha vinto il Premio Nazionale di Poesia Città di Bogotà (2015), per arrivare alle sue raccolte Antartica / Antártica e Diario di un virus / Diario de un virus, che entreranno a brevissimo nel catalogo Raffaelli, entrambe nella traduzione di Emilio Coco e con testo originale a fronte. Ve ne diamo qui un’anteprima.          


ANATOMÍA DEL HIELO

Las casas se encogen.
Se congelan las cortinas.
Perros y caballos son de cristal.
Aúlla la nieve.
Las aguas del río de acero
se pliegan como puñales.
La luna es un disco de plata.
El alma sale por la piel –fisurándola‒.
Crujen los dientes de los astros
al morder el pan frío.


 

ANATOMIA DEL GHIACCIO
 
Le case si contraggono.
Si congelano le tende.
Cani e cavalli sono di cristallo.
Ulula la neve.
Le acque del fiume d’acciaio
si piegano come pugnali.
La luna è un disco d’argento.
L’anima esce dalla pelle ‒ incrinandola ‒.
Scricchiolano i denti degli astri
mordendo il pane freddo.

 


EL SILENCIO DE LA NIEVE

La nieve al caer
produce silencio.
Sus pequeños cristales
de hielo hexagonales
van atrapando las partículas
que flotan en el aire
reduciendo a su paso
todo el ruido ambiental.
La nieve, después de callarse,
se abisma.


 
IL SILENZIO DELLA NEVE

La neve cadendo
produce silenzio.
I suoi piccoli cristalli
di ghiaccio esagonali
acchiappano le particelle
che galleggiano nell’aria
riducendo al suo passaggio
tutto il rumore ambientale.
La neve, dopo aver taciuto,
s’inabissa.

 
Traduzione di Emilio Coco
Da: Jorge Cadavid, ​Antartica / Antártica, traduzione di E. Coco, Raffaelli Editore 2020.

 


EL LINAJE

El virus estuvo en el comienzo de todo.
Nos confinó en la Caverna
para que viéramos la lustrosa lluvia.
Así nos enseñó la transparencia.
Así empezó la realidad.
El primer temblor de los árboles.
Las estrellas reflejadas en el agua.
Todo está escrito en el envés del hombre.
Los signos auguran mi nacimiento.


 
IL LIGNAGGIO

Il virus fu all’inizio di tutto.
Ci confinò nella Caverna
perché vedessimo la lucida pioggia.
Così c’insegnò la trasparenza.
Così cominciò la realtà.
Il primo tremore degli alberi.
Le stelle riflesse nell’acqua.
È tutto scritto nel rovescio dell’uomo.
I segni presagiscono la mia nascita.


 
EL ALMA

Nadie contempla los astros
cuando los estigmas aparecen.
Sin gravedad haces grandes esfuerzos
para reconocer la información del tacto.
Nadie observa el futuro
cuando desde el microscopio
al inmunólogo lo miran fijamente tus ojos.
La piel no entiende nada de toxinas
pero al científico tus mutaciones
le producen una extraña sensación térmica
lo aterran, poniéndole los pelos de punta.
El alma en ese instante
torna a la memoria perdida.

 
L’ANIMA

Nessuno contempla gli astri
quando le stimmate appaiono.
Senza gravità fai grandi sforzi
per riconoscere l’informazione del tatto.
Nessuno osserva il futuro
quando dal microscopio
i tuoi occhi guardano fissamente l’immunologo.
La pelle non capisce niente di tossine
ma allo scienziato i tuoi mutamenti
producono una strana sensazione termica
lo terrorizzano, facendogli rizzare i peli.
L’anima in quell’istante
torna alla memoria perduta.

 
Traduzione di Emilio Coco
Da: ​Jorge Cadavid, Diario di un virus / Diario de un virus, traduzione di E. Coco, Raffaelli Editore 2020.