Terza Pagina
Rivista Internazionale di Poesia, Arte e Teatro
Poesia Colombiana : RÓMULO BUSTOS AGUIRRE

poesia colombiana : RÓMULO BUSTOS AGUIRRE

anno 6 - N° 16
21 Gennaio 2021

Rómulo Bustos Aguirre è nato a Santa Catalina de Alejandría, un piccolo paese dei Caraibi colombiani, nel 1954. Ha studiato Legge e Scienze Politiche all’Università di Cartagena; Letteratura Ispanoamericana presso l’Instituto Caro y Cuervo; Scienza delle Religioni presso l’Università Complutense di Madrid. Attualmente lavora come professore di Letteratura nella Facoltà di Scienze Umane dell’Università di Cartagena.
Nel 1993 gli è stato assegnato il Premio Nazionale di Poesia dell’Istituto Colombiano di Cultura per il libro En el traspatio del cielo. Ha pubblicato inoltre i seguenti libri di poesia: Palabra que golpea un color imaginario (1996, Università Internazionale dell’Andalusia), Oración del impuro (2004, Università Internazionale della Colombia), Obra poética (2010, Ministero della Cultura), La pupila Incesante (2013, Università di Cartagena) e l’antologia De moscas y de Ángeles, con cui ha vinto il Premio Nazionale del Ministero della Cultura del suo paese. Ha ottenuto inoltre il Premio Blas de Otero dell’Università Complutense di Madrid (2009) e il Premio Ausiàs March (2008). Nel 2017 ha pubblicato il libro Muerte de Dios y poesía moderna en Colombia, uno studio su tre classici della poesia colombiana contemporanea: Héctor Rojas Herazo, Jorge Gaitán Durán e Álvaro Mutis. Le sue opere sono tradotte in diverse lingue e compaiono in riviste e antologie nazionali e internazionali.
Dall'Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 8, 2020 (Raffaelli Editore) vi proponiamo una selezione di sue poesie inedite.


POIESIS

Cada mañana
con las calladas maneras de la ostra reconstruyes con
esmero
tu pequeño dios

a la medida de tu ignorancia
a la perfecta altura de tu abismo

Ínfima o deforme, te dices
una perla bien puede merecer el esfuerzo



POIESIS

Ogni mattina
con i silenziosi modi dell’ostrica ricostruisci con
cura
il tuo piccolo dio

a misura della tua ignoranza
alla perfetta altezza del tuo abisso

Infima o deforme, ti dici
una perla può ben meritare lo sforzo



ACERCA DE LOS ORGANISMOS UNICELULARES

Cuando un organismo unicelular se encuentra con otro
el asunto resulta muy simple
No hay código de saludo o protocolos de reconocimiento Simple-
mente se miran a la cara y no se ven
Ciegos el uno al otro, asumen que cada cual
es su propio y exclusivo mundo

A menos
que al uno un impulso misterioso le indique
que va llegando la hora de su almuerzo y decida que el
otro sea el bocado del día

En el caso de los animales pluricelulares,
homo sapiens

por ejemplo

el asunto no varía sustancialmente



INTORNO AGLI ORGANISMI UNICELLULARI

Quando un organismo unicellulare s’incontra con un altro
la questione è molto semplice
Non c’è codice di saluto o protocolli di riconoscimento Semplice-
mente si guardano in faccia e non si vedono
Ciechi l’uno all’altro, assumono che ognuno
sia il proprio ed esclusivo mondo

A meno
che un impulso misterioso indichi all’uno
che sta arrivando l’ora del suo pranzo e decida che l’altro sia il
boccone del giorno

Nel caso degli animali pluricellulari, homo sapiens    
per esempio

la questione non varia sostanzialmente



EL DESILUSIONADOR                 

Mi oficio es el de desilusionador
Siempre he desilusionado a algo o a alguien
una piedra, una silla, un vendedor de baratijas

Cuando tenía siete años desilusioné a un pez
que todos los días venía a tomar agua de mi mano
El agua brotaba de mi mano de una manera extraña

Una vez el agua misteriosamente no salió de mi mano y el pez                                                                                    
murió

Me miró con ojos suplicantes y murió
Creo que era un problema del corazón (el mío no el del pez): a veces
confundía la sangre con el agua y mi sangre era sedienta
El pez murió de la sed endémica que le producía mi sangre

En realidad no era un pez era un vampiro
He ahí la razón de ser un desilusionador

La gente deposita sus ilusiones en mí
y yo las voy devorando lentamente
Cada día pido más ración de ilusiones
hasta que la persona o la cosa queda sin ellas y yo tampoco

¿Has visto un colibrí devorando una serpiente?
¿Has visto el último pedazo de la cola de la serpiente antes
de que la trague por completo el colibrí?

Entonces has visto el misterio y ya no hay nada más que decir

Espero haber desilusionado suficientemente con este poema


IL DISINGANNATORE

Il mio mestiere è quello del disingannatore
Ho sempre disingannato qualcosa o qualcuno
una pietra, una sedia, un venditore di cianfrusaglie  
     
Quando avevo sette anni ho disingannato un pesce        
che tutti i giorni veniva a prendere l’acqua dalla mia mano
L’acqua sgorgava dalla mia mano in un modo strano

Una volta l’acqua misteriosamente non uscì dalla mia mano e il pesce                                                                                                
morì

Mi guardò con gli occhi supplici e morì              
Credo che fosse un problema di cuore (non il mio quello del pesce): a volte              
confondeva il sangue con l’acqua e il mio sangue era assetato
Il pesce morì di sete endemica che gli produceva il mio sangue

In realtà non era un pesce era un vampiro
Ecco il motivo per cui sono un disingannatore

La gente ripone in me le proprie illusioni
e io le divoro lentamente
Ogni giorno chiedo una maggiore porzione di illusioni
fino a che la persona o la cosa rimane senza di esse e io pure

Hai visto un colibrì che divora un serpente?
Hai visto l’ultimo pezzo della coda del serpente prima
che la ingoi completamente il colibrì?
Allora hai visto il mistero e non c’è più niente da dire

Spero di aver disilluso abbastanza con questa poesia

 
Traduzione di Emilio Coco
Da: ​Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 8, 2020, pp. 85-95, Raffaelli Editore 2020.