«Una delle più belle cose che possono capitare a chi come me frequenta festival di poesia è la sorpresa dell’incontro con autori con i quali si condivide l’esperienza. Nello scorso mese di settembre, al festival “Luna de Locos” di Pereira, in Colombia, fra i diversi poeti di diverse nazionalità, ho avuto il piacere di incontrare Zoë Skoulding e ne sono rimasto affascinato. Ho pensato subito di condividerne con i lettori dell’Almanacco gli effetti di quell’incontro.» (W. Raffaelli)
Zoë Skoulding è poetessa, critico, performer e traduttrice, e dal 1991 vive nel nord del Galles. Sue recenti raccolte di poesia sono Remains of a Future City (Seren, 2008), The Museum of Disappearing Sounds (Seren, 2013), inserito nella rosa dei candidati per il Ted Hughes Award for New Work in Poetry, e Teint: For the Bièvre (Hafan Books, 2016).
Zoë Skoulding è poetessa, critico, performer e traduttrice, e dal 1991 vive nel nord del Galles. Sue recenti raccolte di poesia sono Remains of a Future City (Seren, 2008), The Museum of Disappearing Sounds (Seren, 2013), inserito nella rosa dei candidati per il Ted Hughes Award for New Work in Poetry, e Teint: For the Bièvre (Hafan Books, 2016).
from The rooms
Room 321
When entering the room you’re forever
in the same place as other rooms forget
themselves
repeating the distance from door
to bed
chair to window
window to floor
to mirror
Here you are overcome by
your love of mirrors as the slow movement
underneath the surface becomes your skin
In the force field of possible lives you
take three steps to the centre of the stained
blue carpet
It’s here that everything
is happening twice
once in the body
and once in the words for it
and there’s no
escaping that song in your head
the one
that was in the room and is now in you
da Le stanze
Stanza 321
Quando entri nella stanza rimani per sempre
nello stesso posto mentre le altre stanze si
dimenticano di sé stesse
ripetendo la distanza dalla porta
al letto
dalla sedia alla finestra
dalla finestra al pavimento
allo specchio
Qui vieni sopraffatto dall'
amore che nutri per gli specchi mentre il lento movimento
sotto la superficie diventa la tua pelle
Nel campo di forza delle vite possibili tu
fai tre passi al centro del tappeto blu
macchiato
È qui che tutto
accade due volte
una volta nel corpo
e una volta nelle parole per dirlo
e non c’è via d’uscita
dalla canzone nella tua testa
quella
che era nella stanza e ora è dentro di te
Room 201
When entering the room he’s listening
for the two silences
the one inside
and the one outside the window
still air
settled over plumbing and the vague
hush of wind or traffic
the way they
fight each other in his ear
If there is
a third silence in the high-toned hum of
blood
he’s paying no attention
Every
cell sings yesterday
behind the slow drowse
of numbers multiplying secretly
at his fingertips
Every different room
becomes the same in every sameness changed
where sleep undoes the hook
unlocks
the eye that opens in the wall between us
Stanza 201
Quando lui entra nella stanza ascolta
i due silenzi
quello dentro
e quello fuori dalla finestra
aria immbobile
fissata sulle tubature e l'indistinta
quiete di vento o di traffico
il modo in cui
si combattono a vicenda nel suo orecchio
Se c'è.
un terzo silenzio nell'acuto ronzio del
sangue
lui non ci fa caso
Ogni
cellula canta il giorno che fu
dietro il lento sonnecchiare
dei numeri che si moltiplicano in segreto
sulla punta delle dita
Ogni stanza diventa
la stessa in ogni mutata monotonia
dove il sonno si sgancia
sblocca
l'occhio che s'apre nel muro fra noi
Da: Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 5 (2017), Raffaelli Editore.
Room 321
When entering the room you’re forever
in the same place as other rooms forget
themselves
repeating the distance from door
to bed
chair to window
window to floor
to mirror
Here you are overcome by
your love of mirrors as the slow movement
underneath the surface becomes your skin
In the force field of possible lives you
take three steps to the centre of the stained
blue carpet
It’s here that everything
is happening twice
once in the body
and once in the words for it
and there’s no
escaping that song in your head
the one
that was in the room and is now in you
da Le stanze
Stanza 321
Quando entri nella stanza rimani per sempre
nello stesso posto mentre le altre stanze si
dimenticano di sé stesse
ripetendo la distanza dalla porta
al letto
dalla sedia alla finestra
dalla finestra al pavimento
allo specchio
Qui vieni sopraffatto dall'
amore che nutri per gli specchi mentre il lento movimento
sotto la superficie diventa la tua pelle
Nel campo di forza delle vite possibili tu
fai tre passi al centro del tappeto blu
macchiato
È qui che tutto
accade due volte
una volta nel corpo
e una volta nelle parole per dirlo
e non c’è via d’uscita
dalla canzone nella tua testa
quella
che era nella stanza e ora è dentro di te
Room 201
When entering the room he’s listening
for the two silences
the one inside
and the one outside the window
still air
settled over plumbing and the vague
hush of wind or traffic
the way they
fight each other in his ear
If there is
a third silence in the high-toned hum of
blood
he’s paying no attention
Every
cell sings yesterday
behind the slow drowse
of numbers multiplying secretly
at his fingertips
Every different room
becomes the same in every sameness changed
where sleep undoes the hook
unlocks
the eye that opens in the wall between us
Stanza 201
Quando lui entra nella stanza ascolta
i due silenzi
quello dentro
e quello fuori dalla finestra
aria immbobile
fissata sulle tubature e l'indistinta
quiete di vento o di traffico
il modo in cui
si combattono a vicenda nel suo orecchio
Se c'è.
un terzo silenzio nell'acuto ronzio del
sangue
lui non ci fa caso
Ogni
cellula canta il giorno che fu
dietro il lento sonnecchiare
dei numeri che si moltiplicano in segreto
sulla punta delle dita
Ogni stanza diventa
la stessa in ogni mutata monotonia
dove il sonno si sgancia
sblocca
l'occhio che s'apre nel muro fra noi
Da: Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 5 (2017), Raffaelli Editore.