Vogliamo oggi riproporre una poesia di Zingonia Zingone, No me importa lo que digan / Non m’importa cosa dicano, contenuta nel libro L’equilibrista dell’oblio / Equilibrista del olvido, da noi edito nel 2011. Zingonia Zingone è nata nel 1971. Poeta, scrittrice e traduttrice, è cresciuta tra Italia e Costa Rica.
NO ME IMPORTA LO QUE DIGAN
los perversos son los puritanos
amor
los que no entienden
los designios del cielo
y se amarran el corazón
con el lazo de todos los prejuicios
Osvaldo Sauma
Ámame, te digo ámame
en el nocturno abrazo del silencio,
ámame
y calla como hace el amor,
tú que eres eso,
aun cuando callas.
Rózame, te digo rózame
que dulce murmullo eres
en el abrir de pétalos y no
rózame de alas,
de miel rózame;
el palmo rózame,
nacer como la semilla
que rozando posas.
Mírame, te digo mírame
espantado mírame
que suave,
desnuda
descubro
hasta el alma.
Cúbreme, te digo cúbreme
lentamente cúbreme
y súdame,
de sal y vientre súdame
de fiebre y paz súdame
de torso, bronce, penumbra
súdame
cúbreme, extiéndete
cúbreme.
Piénsame, te digo piénsame
en la claridad piénsame
línea que huye y no,
que ayer aún,
piénsame, mañana piénsame.
NON MI IMPORTA COSA DICANO
I perversi sono i puritani
amore
quelli che non capiscono
i progetti del cielo
e si legano il cuore
con il laccio di tutti i pregiudizi
Osvaldo Sauma
Amami, ti dico amami
nel notturno abbraccio del silenzio,
amami
e taci come fa l’amore,
tu che sei quello,
anche quando taci.
Sfiorami, ti dico sfiorami
che dolce brusio sèi
nell’aprir di petali e non
sfiorami di ali,
di miele sfiorami;
il palmo sfiorami,
nascere come il seme
che sfiorando posi.
Guardami, ti dico, guardami
spaurito guardami
che piano,
nuda
schiudo
anche l’anima.
Coprimi, ti dico coprimi
lentamente coprimi
e sudami,
di sale e ventre sudami
di smania e pace sudami
di torso, bronzo, penombra
sudami
coprimi, teso
coprimi.
Pensami, ti dico pensami
nel chiarore pensami
linea che sfugge e non,
che ieri ancora,
pensami, domani pensami.
Da: Zingonia Zingone, L'equilibrista dell'oblio / Equilibrista del olvido, Raffaelli Editore 2011.
anche quando taci.
Sfiorami, ti dico sfiorami
che dolce brusio sèi
nell’aprir di petali e non
sfiorami di ali,
di miele sfiorami;
il palmo sfiorami,
nascere come il seme
che sfiorando posi.
Guardami, ti dico, guardami
spaurito guardami
che piano,
nuda
schiudo
anche l’anima.
Coprimi, ti dico coprimi
lentamente coprimi
e sudami,
di sale e ventre sudami
di smania e pace sudami
di torso, bronzo, penombra
sudami
coprimi, teso
coprimi.
Pensami, ti dico pensami
nel chiarore pensami
linea che sfugge e non,
che ieri ancora,
pensami, domani pensami.
Da: Zingonia Zingone, L'equilibrista dell'oblio / Equilibrista del olvido, Raffaelli Editore 2011.