Gemisto Pletone, adottando lo schema platonico, distingue quattro virtù principali - che costituiscono la virtù par excellence, la forma unificata e unificante -, ciascuna delle quali viene suddivisa a sua volta in tre sotto-virtù, per un totale di dodici. Il primo livello di divisione comprende, secondo un ordine di perfezione, la temperanza, il coraggio, la giustizia e la prudenza. Slittando, però, verso la seconda suddivisione, ci imbattiamo su un ordine per così dire assortito: (...) la prospettiva sia nei caratteri generali che specifici è inconfondibilmente neoplatonica e fieramente opposta a una epistemologia aristotelica fondata sul sillogismo dimostrativo. Anche la coincidenza tra l’individuale e il sociale non dovrebbe essere considerata, in questo caso, come impossibilità di concepire una netta distinzione ma come un’attitudine, filosoficamente fondata e psicologicamente sentita, di considerare queste due aree dell’umano come patterns esattamente sovrapponibili ed, entrambi, intimamente conflati con la superiore realtà metafisica.