Trionfo della morte è un’opera scritta nell’arco di quasi cinque anni. Dopo diverse interruzioni e successive riprese, il romanzo venne finalmente pubblicato, inizialmente a puntate, nelle appendici del quotidiano “Il Mattino” di Napoli tra il 3 febbraio e l’8 settembre 1893 e tra il 21 aprile e il 7 giugno 1894, per poi uscire in volume nel maggio 1894, pubblicato dall’editore Treves di Milano. Si tratta dell’ultimo della cosiddetta trilogia de "I Romanzi della Rosa", di cui fanno parte anche i precedenti Il Piacere (1889) e L’Innocente (1892).
Il Trionfo della morte è un chiaro esempio di romanzo psicologico, nel quale l’alternarsi delle vicende cede il posto a una perpetua analisi introspettiva della coscienza del protagonista, Giorgio Aurispa. Il romanzo, che si apre con un passo dell’Al di là del bene e del male di Friedrich Nietzsche nell’esergo, sviluppa il tema del superomismo, così come interpretato dall’allora trentunenne D’Annunzio.