«Pasquale D'Alessio nasce come mimo, con una "maschera neutra", per materializzare anche le espressioni del volto veicolandole tutte con il corpo: la massima provocazione dei Linguaggi non Verbali rispetto al Verbale. Una corporeità che trasmette non solo il mondo interiore, ma anche l'impatto, il con-tatto con il mondo esterno, materializzando emotonicamente le qualità-quantità dell'invisibile.[...] L'Umano di D'Alessio ci tocca poeticamente perché ci mette in contatto con gli affetti primari, l'infanzia, ciò che è inafferrabile come il tempo per le cose vissute sulla pelle solo ri-evocabili dalle parole come sinestetiche immagini di tutti i nostri sensi, di tutti i linguaggi, nella musicalità della Poesia.» S.G. Lisi