Aurelio de' Giorgi Bertola (Rimini, 4 agosto 1753 – Rimini, 30 giugno 1798).
Destinato alla vita ecclesiastica dalle cattive condizioni economiche della famiglia, compì i primi studi presso il seminario di Todi e a soli quindici anni entrò nell'abbazia senese di Monte Oliveto, dalla quale presto fuggì per arruolarsi in Ungheria. A causa della sua debole costituzione dovette però abbandonare la vita militare e riprendere quella del monastero dove fu riaccolto con l'incarico di lettore. Fin dagli esordi mostrò interesse per le correnti preromantiche in particolare per quelle tedesche, e nel 1774, con il Saggio di Odi italiane e il carme Le notti Clementine, pubblicato con il titolo La Notte, acquistò una certa notorietà letteraria. Nel 1776 pubblicò a Siena in forma anonima un volumetto intitolato Versi e Prose, contenente audaci sonetti e brevi racconti in forma di apologo, inneggianti ad una vita spensierata, mossa dal piacere e dalla fusione con la natura. L'opera ebbe notevole successo. Era il 1779 quando apparve la raccolta Poesie campestri e marittime, coeva all'Idea della poesia alemanna, edita in una prima versione e, nel 1784, in due volumi col titolo Idea della bella letteratura alemanna. Nel 1783 riguadagnò la città natale. Divenuto prete secolare, ebbe una relazione con la nobildonna veronese Elisa Contarini Mosconi, da cui nacque la figlia Lauretta (1785). Nell'ultimo periodo di vita si entusiasmò per la Rivoluzione francese e pubblicò in Romagna il Giornale patriottico. Del 1795 è una delle sue opere più famose, Viaggio sul Reno.