Vittorio Ciarrocchi abita a Pesaro, dove è nato nel 1938. Ha insegnato storia e filosofia nei licei e istituti magistrali di Pesaro, Fano, Senigallia. Con rammarico lasciò presto la scuola: aveva infatti preveduto (né ci voleva l’ingegno di Leonardo da Vinci per capirlo) le miserevoli condizioni nelle quali essa sarebbe caduta. Collabora, dal 1996, alle pagine pesaresi del quotidiano ‘il Resto del Carlino’. A proprie spese Ciarrocchi ha pubblicato: ‘Povera Italia! Noterelle di Storia e di Costume’ (Nobili editore, Pesaro 1994); ‘Botta e risposta/ con alcune risposte di Indro Montanelli’ (QuattroVenti, Urbino 2007); ‘Varia Latinitatis Vivae Testimonia’ (libro scritto tutto in latino; ELI editrice, Loreto 2012); ‘Opinioni scomode’ (QuattroVenti, Urbino 2016). Si tramanda che Guglielmo d’Orange-Nassau (1533-1584), soprannominato ‘il Taciturno’, avesse detto a taluni suoi collaboratori: «Quando si combatte con onore per una causa giusta non è necessario sperare nella vittoria». Sentenza condivisa dall’autore di questo libro.